vendredi 1 avril 2016

L'EPOCA DI ERODE IL GRANDE E LE SUE OPERE



 


 «Erode il Grande rimane uno dei re più importanti nella storia della Giudea perché egli è stato un costruttore più celebre a causa della famosa architettura della sua epoca».

                                                                       Ehud NETZER

INTRODUZIONE 
L’argomento che presentiamo riguarda l’epoca di Erode il Grande e le sue opere. Questa epoca
IL TEMPIO DI GERUSALEMME COSTRUITO DA ERODE IL GRANDE E INAUGURATO NEL 9 a. C.
durò dal 37 a. C. al 4 a. C. Erode il Grande fu re della Giudea durante l’occupazione romana e era un celebre costruttore del mondo ebraico a causa della famosa architettura della sua epoca. La costruzione edilizia durò poco tempo poiché, il re è riuscito a stabilire il suo regno anche se a volte arrivava la minaccia da parte dei suoi nemici. Gli operai venivano da partutto, i mezzi cioè le entrate erano sufficiente per finanziare la costruzione. Un altro fatto è che lo sviluppo della tecnica ellenistica e romana gli ha permesso di realizzare questi progetti durante qualche anno, sia nAel suo regno, sia fuori, dal 25 a. C. al 9 a. C. Per capire con certezza questa tematica, parleremo innanzitutto della vita di Erode il Grande,  del suo regno e alla fine delle sue opere al tempo del suo regno.
Ci sarà in ultima analisi una piccola conclusione e per questo lo scopo di questo argomento può essere raggiunto.

 
I.                   L’EPOCA DI ERODE IL GRANDE
Per conoscere in fondo il periodo del regno di Erode il Grande bisogna parlare anzitutto della sua vita quindi della sua storia.
1. 1.  Erode, l’uomo e il re.
Ehud Netzer ci dice che:
« è troppo difficile di conoscere il luogo di nascita di Erode il Grande. Potrebbe essere nato a Gerusalemme o più probabilmente in una città dell’Idumea-Hebron, Adora (Adoraim) o Marisa (Mareshah). Sappiamo anche ben poco della madre Cipro, a parte l’informazione di Giuseppe, secondo lui proveniva da una facoltosa famiglia araba (sembra nabatea). Poi non conosciamo con certezza neppure la data ni nascita di Erode, perché le informazioni di Giuseppe sulla sua età si contradicono. Gli studiosi moderni ritengono che sia nato verso l’anno 73 a. C. durante il regno della regina Alessandra ( Salome), circa un secolo dopo l’inizio della lotta dei Giudei per la libertà religiosa e nazionale ai sovrani ellenistici, che dominano in Giudea fino al tempo della conquista di Alessandro Magno»[1].
Infatti Erode il Grande re di Giudea è figlio di Antipatro e di Cipro, discendente di una importante famiglia idumea. L’Idumea chiamata Edom è la parte meridionale della Giudea. Erode il Grande è dunque un Idumeo Giudaizzato. Per questo si dice che Erode è il primo re straniero della Giudea oppure un arabo re della Giudea.
1.      2. La dinastia erodiana
In questa parte diciamo con Ehud Netzer che: «Erode ebbe diverse mogli, dieci in tutto: Doris, l’asmonea Mariamme, Mariamme figlia di Simone Boeto (sommo sacerdote), la samaritana Maltace, Cleopatra, Pallade, Fedra, Elpide (figlia di sua sorella Salome) e altre due che erano sue parenti, ma di cui non conosciamo i nomi. Questo è perché al re piaceva avere molte mogli»[2].

Secondo la seguente tabella, Erode  il Grande ebbe nella sua vita  dieci mogli (però due sono sconosciute) e sedici figli.

Moglie
Figli
Doris
       Antipatro, morto nel 4 a.C.
Mariamme I
       Alessandro, morto nel 7 a.C.
       Aristobulo, morto nel 7 a.C.
       Salampsio
       Cipro
Mariamme II
       Erode II, morto nel 6 d.C.
       Erode Filippo
Malthace
       Archelao, etnarca di Giudea
       Erode Antipa, tetrarca di Galilea
       Olimpia
Cleopatra di Gerusalemme
       Erode Filippo II, tetrarca di Perea
       Erode
Pallade
       Fasaele
Fedra
       Rossane
Elpide
       Salomè
1.      4. Il contesto politico romano all’epoca di Erode il Grande
Per capire con certezza l’epoca e il regno di Erode il Grande, bisogna sottolineare qualche elemento sull’impero romano, conoscere il contesto politico romano durante la sua epoca. Quindi alcuni governatori romani hanno una influenza in Giudea. Ricordiamo ad esempio che Giulio Cesare fa parte di quelli che hanno formato il governo a tre quello che chiamiamo il primo triumvirato nel  60 a. C. composto da Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno. Nel 59 a. C. Cesare è eletto console e in qualità di proconsole, governò le due parti della Gallia (Cesalpina e Transalpina) per cinque anni  comandò quattro legioni.
Nel 55 a. C. Pompeo e Crasso ebbero un secondo consolato e Cesare proconsole in Gallia per altri cinque anni. Ma Crasso morì nel 53 a. C. nella battaglia contro i parti e Pompeo organizzò le elezioni nel 52 a. C. da solo e fu eletto console senza collega, ciò che provocò l’ira di Cesare. Cesare ritornò subito dalla Gallia e attraversando il Rubicone nel 49 a. C. iniziò la guerra civile a Roma. Pompeo fu nominato comandante a capo delle forze del senato ma fu sconfitto da Cesare nella battaglia di Farsalo e venne ucciso in Egitto e così Cesare entrò a Roma vittorioso, pronunciò tre parole: “Veni, vidi, vici” cioè sono venuto, ho visto e ho vinto. Quindi regnò sul mondo romano, però la guerra civile rimase e durò fino al 45 a. C. quando Cesare si proclamò dittatore. Dopo un anno, si proclamò dittatore a vita ma il senato e il popolo erano stanchi del governo di una persona. Cesare venne così ucciso sul pavimento del senato romano il 15 marzo 44 a. C. dalla congiurazione di Cesare fatta con i suoi amici e Brutus che Cesare considerava come suo figlio.
Nel 43 a. C. venne il secondo triumvirato di Ottaviano, Marco Antonio e Marco Emilio Lepidio. Poco dopo, cominciava lo scontro tra Antonio e Ottaviano. Ricordiamo  ora che Ottaviano era figlio adottivo di Cesare e poteva avere la sua mentalità. Quindi, Ottaviano e Antonio si disputavano l’eredità. Lepidio faceva la riconciliazione tra i due. Così, nel 37 a. C. l’impero fu diviso. Ottaviano governò l’Occidente e Antonio, l’oriente. Subito, nel 32 a. C. incominciava la lotta tra loro. Antonio fuggì in oriente e sposò Cleopatra, regina di Alessandria che da poco tempo era moglie di Cesare. Il 2 settembre 31 a. C. Ottaviano uscì vittorioso nella battaglia ad Azio e si diresse in Egitto. Prima del suo arrivo, Antonio e la sua amante  Cleopatra si suicidarono. Nel 27 a. C. Ottaviano si fece chiamare Augusto e la res publica diventava così l’imperium. Regnò come imperatore dal 27 a. C. al 14 d. C. sul nome di Cesare Augusto. Gli altri imperatori dopo di lui, aggiungevano il titolo Cesare al loro nomi. Perciò Tiberio Cesare (14-37 d. C.), Caligola (37 - 41 d. C.), Claudio (41-54d. C) e Nerone[3].
1.      5. Il contesto del regno di Erode il Grande
Ricordiamo che Erode il Grande è figlio di Antipatro e di Cipro, secondo figlio dopo suo fratello maggiore, Fasaele e aveva due fratelli minori, Giuseppe e Ferora e una sorella, Salomè. Secondo Ehud Netzer, Erode aveva 25 anni ( 48 a . C.) quando suo padre l’ aveva messo come governatore di Galilea e Fasaele come governatore di Gerusalemme. Il suo primo atto in Galilea fu di eliminare i banditi Giudei che erano nella regione per tormentare i villaggi della Siria meridionale. Purtroppo questa situazione provocò l’ira dei Giudei che vivevano a Gerusalemme e lo convocò per essere giudicato dal sinedrio. Quest’ultimo lo condannò a morte ma egli fuggì in Siria dove il governatore romano Sesto Cesare lo nominò governatore militare della Celesiria e della Samaria poi venne a Gerusalemme . Quindi arrivò la conquista dei Romani.
Erode e suo fratello Fasaele si trovarono in dilemma: collaborare con i Parti, nemici dei Romani o cercare un’altra soluzione. Erode scelse di essere della parte dei Romani. Quindi nella notte, lasciò Gerusalemme con la sua famiglia e le guardie del corpo (9000 uomini) e si diresse verso sud per raggiungere Petra la capitale dei Nabatei, attraverso il deserto di Giuda e il Negev. Avvertito, Antigono lo seguì fino alla capitale e Erode uscì vittorioso della battaglia e fuggì a Roma passando per l’Egitto e lasciando la sua famiglia a Masada. Fasaele  e Ircano II rimasero a Gerusalemme. Fasaele fu imprigionato e si suicidò mentre a Ircano II erano tagliate le orecchie in modo che non potesse più diventare sommo sacerdote[4].
Subito dopo il suo arrivo  a Roma nel dicembre 40 a. C. Erode incontrò nuovamente Marco Antonio che lo riteneva l’uomo  più adatto per strappare la Giudea dalle mani di  Antigono e dei Parti. Fu nominato re della Giudea e ritornò a Gerusalemme dove arrivò dopo tre anni perché doveva conquistare la città di Joppe ( Giaffa), ricuperare la sua famiglia  che lasciò a Masada doveva conquistare Gerusalemme.  Dunque Erode fu nominato re della Giudea nell’anno 40 a. C. ma regnò  dal 37 a. C.
Il suo regno era pieno delle varie lotte interne ed esterne. Grazie alla tranquillità che regnava nelle regione e nella sua corte, Erode riuscì a finire e a sostenere grandi progetti edilizi, a sviluppare l’agricoltura e il commercio. Le entrate dirette o indirette gli permettevano di mantenere la corte e l’esercito e di fare doni ai notabili romani, di offrire contributi a varie città e a finanziare la costruzione edilizia. Durante le calamità, Erode faceva assistenza alla popolazione e riuscì anche a mantenere relazioni pacifiche e un giusto equilibrio fra i sudditi e gli abitanti pagani delle città ellenizzate. Egli consolidò l’amicizia con il governo romano ad esempio, nel 25 a. C. mandò circa 500 soldati per sostenere la campagna militare di Elio Gallo, governatore dell’Egitto[5]. Un atto praticamente importante di Erode durante il suo regno rimane il fatto che ha allargato il suo territorio sicuramente grazie al sostegno dell’ imperatore romano Augusto.
1.      7. Il territorio di Erode il Grande
Così dice Ehud Netzer per ciò che concerne il territorio di Erode il Grande: «Erode ha allegato molte regioni al suo territorio tra le quelli Samaria, Gaza, Torre, Cesarea. La crescente fiducia di Augusto nei riguardi di Erode gli permise di estendere progressivamente il suo regno. Verso 23 a. C. vi agiunse Traconitide, Batanea e Gaulanitide»[6]. A volte che si allargò il territorio, si aumentassero i vantaggi per la sua successione.

1.      8. Erode il Grande secondo i Vangeli
Alla fine del suo regno nacquero Giovanni Battista e Gesù; secondo Matteo (2,16), appresa dai magi la notizia della nascita di Gesù, da essi qualificato "re dei Giudei", Erode fece uccidere tutti i maschi nati a Betlemme e nel territorio circostante, dall'età di due anni in giù (la strage degli innocenti). Il carattere di Erode nel Vangelo corrisponde alla reputazione  di crudeltà che acquistò con l'assassinio dei suoi familiari. Ma il suo regno non fu comunque privo di riconoscimenti nel campo dell'amministrazione civile e militare. Ad Erode si deve anche la grandiosa trasformazione del tempio di Gerusalemme, inaugurato nel anno 10 a. C. Nel Vangelo secondo Luca, ad un mese circa dalla nascita, Gesù è portato al tempio e poi la famiglia ritorna a Nazareth[7].
1.      9. I successori, la morte e il testamento di Erode il Grande
Nel 13 a. C. l’imperatore Augusto autorizzò Erode di nominare uno dei suoi figli come erede. Lui proclamò suo primo erede il figlio primogenito Antipatro nato da Doris e come secondi eredi i due figli di Mariamme: Aristobulo e Alessandro e sua sorella Salomè. Purtroppo, Aristobulo e Alessandro furono accusati di avere contrattato certi ufficiali caduti in disgrazia e arrestati. Sul consiglio di Augusto, Erode gli mandò informazioni aggiornate sui  suoi figli. Venne istituito un tribunale speciale a Beirut (Beritus), il quale alla fine condannò i due fratelli a morte. Furono giustiziati (7 a. C.) e sepolti nella fortezza Alexandrion. Dopo qualche anno (nel 4 a. C.), Antipatro fu arrestato da Varo, governatore della Siria, e venne giudicato colpevole e giustiziato.
Erode prevedeva che la sua morte avrebbe provocato grande gioia fra i suoi sudditi, mentre lui desiderava invece essere accompagnato alla tomba fra abbondanti lacrime. Chiamò così da tutte le parti del regno, a Gerico, molti insigni Giudei, e non appena essi giunsero a destinazione vennero rinchiusi nell'ippodromo. Erode raccomandò dunque che subito dopo la sua morte se ne facesse strage. Così le desiderate lacrime sarebbero state assicurate, almeno da parte dei familiari degli uccisi. Dopo alcuni mesi di atroci sofferenze, Erode il Grande morì a Gerico il 13 marzo 4 a.C. secondo gli studiosi. La sua salma, con solennissima pompa, venne trasportata da Gerico all'Herodion, dove Erode aveva ordinato che venisse costruita la sua tomba.
In base alle sue ultime volontà e al testamento di Erode, redatti poco prima della sua morte, Archelao, il figlio avuto da Maltace, (la sesta moglie), fu scelto per governare la Giudea e la Samaria; un altro figlio, Erode Antipa, a un certo momento considerato l’unico erede, fu nominato tetrarca della Galilea e della Perea;Filippo, figlio di Cleopatra la sua settima moglie fu nominato tetrarca della Gaulanitide, (e Paneas), della Traconitide e della Batanea. Alcune città, insieme a ingenti somme di denaro, vennero offerte a Salomè, la sorella del re[8
II.               LE OPERE DI ERODE IL GRANDE
Nella seconda parte di questo argomento bisogna sottolineare il fatto che Erode il Grande rimane il costruttore più celebre a causa dell’architettura della sua epoca. Si deve anche sottolineare i riconoscimenti per le diversi edilizie molto importanti costruite al tempo del suo regno. Samaria è il luogo dei primi progetti edilizi perché aveva una grande importanza geografica e era il centro di una regione abitata da pagani. Erode ne costruì le mura e un tempio dedicato al culto di Augusto. Nello stesso tempo, lanciò i suoi progetti a Gerusalemme, un teatro e un ippodromo. Nel 25 a. C. si preoccupò di ingrandire i suoi palazzi. Costruì un secondo palazzo a Gerico e a Gerusalemme costruì il palazzo principale centrale rimpiazzando così l’Antonio poi il monte-palazzo-fortezza a Herodion. Poi lanciò i suoi progetti edilizi più grandi e ambiziosi: il porto di Cesarea ( circa 22 a. C.) e il tempio di Gerusalemme (circa 20 a. C.). Un’altra costruzione è stata quella della fortezza-palazzo di Masada. Tutte queste costruzioni sono state realizzati dal 25-9 a. C. Perciò il tempio di Gerusalemme fu inaugurato nel 10 a.C. Quindi Erode il Grande ebbe un grande sguardo verso lo sviluppo e la bellezza del suo regno.
Allora Ehud Netzer descrive i palazzi di Erode e li suddivide in vari tipi: i palazzi principali come il palazzo nella città alta di Gerusalemme, palazzi stagionali, come i palazzi d’inverno a Gerico o il palazzo dell’Herodion, i palazzi secondari, come il palazzo del promontorio a Cesarea, i palazzi costruiti per la difesa, come l’Antonio a Gerusalemme e a Masada. I templi e le varie strutture sportive costituiscono un altro campo di edilizie.
Erode il Grande ha perfino realizzato vari progetti edilizi al di fuori del suo regno principalmente per considerazioni politiche e economico-commerciali, soprattutto lungo la parte nord-est del mare Mediterraneo anzi ad Ascalon (Ashkelon), Tolemaide (Acri) nel 14 a. C. Più a nord, nella regione nota come Siria al tempo di Erode, attualmente divisa fra la Siria, il Libano e la Turchia, si conoscono molti progetti erodiani: sale, portici, templi e mercati a Tiro e Beirut, teatri a Damasco e a Sidone, ginnasi a Damasco e a Tripoli, riparazione della città di Byblos (Jebel), installazione di un sistema idrico a Laodicea, un portico ad Antiochia[9]. I palazzi al di fuori del suo regno servivano di alloggio al tempo dei suoi viaggi come quelli di Cipro e Rode. Infatti, Erode è stato un notevole costruttore.
CONCLUSIONE
Alla fine di questo argomento diciamo che Erode il Grande rimane uno dei re più importanti nella storia della Giudea e oggi della terra santa. Per quello che riguarda le sue opere, riteniamo che Erode ricostruì Samaria (Sebaste) e Cesarea, il porto di Cesarea marittima, le fortezze di Macheronte e Masada nel deserto di Giuda. A Gerusalemme costruì la fortezza Antonia, un palazzo per se stesso quello che gli Atti degli Apostoli chiamano il pretorio di Erode (At23,35) ed il terzo tempio (Gv2, 20). Questo re allargò l’attività edilizia al di fuori del suo regno.
Dobbiamo anche sottolineare che Erode non fu accettato totalmente dai Giudei a causa della discendenza dagli Idumei dunque è straniero, poi, benché fosse Giudeo di religione e avesse costruito il tempio, costruì anche i tempi ad altri dei, ricordiamo ad esempio il tempio per il culto dell’impero Augusto a Samaria (Sebaste). Decimò i popolari sommi sacerdoti che regnavano prima di lui e perseguitò i farisei.
Fu crudele contro qualsiasi minaccia al suo regno, anche se fantastica  per un probabile complesso di persecuzione, come vediamo nel racconto dei magi (Mt2,1-18) e nel fatto che fece morire sua moglie Mariamme nel 29 a. C. e Tre dei suoi figli che sono Alessandro e Aristobulo nel 7 a. C. Antipatro nel  4 a. C. Alla fine, il suo regno fu diviso fra tre suoi figli: Archelao (Giudea e Samaria), Erode Antipa (Galilea e Perea) e Filippo (Iturea e Traconitide) con il titolo, “Tetrarca”. Erode il Grande è così l’ultimo a governare la Giudea con il titolo “ re”.








BIBLIOGRAFIA
LIBRO
Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, Mohr Siebeck, Tubinger,
                         2006.

INTERNET

https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_triumvirato, secondo triumvirato (27-11-2015).




[1] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, Mohr Siebeck, Tubinger, 2006, p. 19.
[2] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, p. 20-21.
[4] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, p. 20-21.
[5] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, p. 20-27.
[6] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, p. 28.
[8] Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore, p. 30-33.

[9] Cfr. Ehud Netzer, L’Architettura di Erode il Grande costruttore , p. 302.

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