La
chiesa dell’Ascensione del Signore è
un dei punti sul Monte degli ulivi,
noi la
chiamiamo Viri Galilei, uomini
di Galilea invece i Greci la chiamano Piccola
Galilea, galilaian oppure ieramone galilaion araron cioè uomini
di Galilea perché secondo la tradizione a Gerusalemme c’era un posto chiamato piccola
Galilea dove i Galilei si fermavano. Quando Gesù dice a Maria “di dire ai miei
fratelli che vanno a Galilea e lì mi vedranno”. Non c’era bisogno di andare
così lontano in grande Galilea. Questo luogo, per molti è sul Monte degli
ulivi, per gli altri, allo stesso cenacolo. Sul Monte degli ulivi c’è la chiesa
dell’Ascensione per i Russi con campanile più alto, un’altra per gli Ortodossi,
e un’ altra per i musulmani, quella che è su la proprietà dei musulmani, è un
santuario dove anche noi, una volta l’anno, celebriamo la festa dell’Ascensione.
Per i Musulmani Gesù è un buon Musulmano e non un buon cristiano, e non
vogliono il santo sepolcro, il corano non parlane perché per loro, Gesù non è morto
ma saliva al cielo vivo e ritornerà vivo il giorno del giudizio. Per 24 ore noi
possiamo entrare e fare tutte le preghiere che vogliamo.
Eusebio
vescovo di Cesarea (quarto secolo), all’epoca dell’imperatore Costantino scrive
che il monte degli ulivi è molto importante in quanto qui stettero i piedi del
Signore e non parla dell’impronta e citta il profeta Zaccaria dicendo per gli
scritti dell’antico testamento quando il Messia verrà si posterà con i suoi
piedi sul Monte degli ulivi come un guerriero verso Gerusalemme (Zaccaria). Questo
monte è anche importante per gli Ebrei per il ricordo dei profeti dell’antico
testamento. Secondo il profeta
Ezechiele, quando il tempio è stato
distrutto da Nabucodonosor re di Babilonia, tre giorni prima, la
presenza di Dio lasciò oli tempio mentre stava sempre nel tempio e si trasportò
sulla cima del Monte degli ulivi, e l’arca dell’alleanza fu trasportata sopra
un caro con le ruote di fuoco dai cherubini e si depose per tre giorni sul Monte
degli ulivi, dopo salì al cielo e dopo tre giorni non c’era più la presenza di
Dio a Gerusalemme anzi già prima di tre giorni. La presenza di Dio si trasportò
dal tempio al Monte degli ulivi. Quindi questo monte è anche importante per gli
Ebrei per questi ricordi dei profeti.
L’unico
ricordo del Monte degli ulivi era il sacrificio della vacca rossa. Secondo il
libro di Levitico, si bisognava bruciare una vacca per ottenere le ceneri
mescolate con l’acqua, venivano ritenute nel tempio e gli uomini di Gerusalemme
si purificavano con queste ceneri lavando o toccando questa acqua mescolata con
le ceneri. Come nel libro dell’Esodo, il sacrificio si faceva fuori
dell’accampamento, il Monte degli ulivi era dunque fuori dell’accampamento che
è Gerusalemme.
Secondo il vangelo, Gesù saliva nel cielo ad
un luogo del cammino di un sabato.
Quest’ultimo è una misura tipica per gli Ebrei fino di oggi per stabilire ciò
che è dentro o fuori della città perché ciò che è dentro si può fare, si può
camminare, ma fuori non si andare nel sabato. Negli Atti degli apostoli, si
dice che gli apostoli tornarono ad un terrazzo di cammino di un sabato.
Un’altra
cima del monte degli ulivi è quella ricordata nel Vangelo di Luca, quando gli
apostoli si trovavano tra Betania e Gerusalemme, dicono a Gesù di insegnarli a
pregare come Giovanni insegnava ai suoi discepoli. Quindi la chiesa del Padre nostro è stata costruita vicina ad
una grotta dell’insegnamento dei misteri di Gesù. Ma il Padre nostro Abuna in aramaico, scritto in diverse
lingue è quello del vangelo secondo Matteo (Mt 6,9-13).
Secondo
la tradizione, a Gerusalemme, gli apostoli hanno composto il simbolo chiamato Simbolo degli apostoli. Ciascuno è
andato in una grotta per comporre il suo credo, poi si sono ritrovati, hanno
scritto tutti la stessa cosa guidati dallo spirito santo. La Grotta del credo è vicino, sotto la
chiesa del Pater. Sia la chiesa del Pater, sia del credo sono protette dai Francesi perché è la signora Francese Aurelia Bosti de la Tours duchessa di
Bouillon che le ha comprate successivamente alla basilica di Sant’Ana (nella città antica).
Sul
lato Est del Monte degli ulivi, c’è il santuario di Bethfage dove Gesù prese l’asino per la sua entrata messianica a
Gerusalemme (Lc19,28-40) invece sul lato ovest dello stesso monte si trova il
santuario del Dominus flevit che
ricorda il pianto di Gesù su Gerusalemme (Lc 19,41-44). Prima di arrivare a
questo luogo, si trovano delle tombe forse di un monastero antico. Ma a volte
le hanno chiamate, le tombe dei profeti Malachia
e Ageo. Qui il Signore piange su
Gerusalemme. Non c’era un santuario, i francescani hanno comprato questo luogo
e hanno costruito una cappella e non una chiesa. Accanto hanno trovato delle
tombe con i segni cristiani. Perciò si chiamano tombe Giudeo-cristiane ma questo appello è discusso. Bilarmino Bagati, un
archeologo Francescano, sosteneva che questi segni erano cristiani come il
monograma di Christos hi e ro che è signo cristo e usato fino ad
oggi. Dall’altra parte c’è tomba di una
donna del tempo dei Maccabei che era chiama Shalom Sion che è diventato il nome comune abreviato in shalomè per
dire pace, è segnato con una piccola croce come
una X detelosfragis che si metteva sulla fronte durante il battesimo
come sigillo. Le tombe 140 non hanno nessuna relazione con Dominus flevit, sono
delle tombe a questo luogo.
Infatti,
il Monte degli ulivi è molto, molto importante per tanti ricordi ripresi nei
Vangeli. Le chiese e i santuari sono un segno visibile e favorevole alla fede e
alla devozione dei cristiani.